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Quello che mangiamo è importantissimo per prevenire o ridurre gli attacchi di gotta. Scopri la relazione tra gotta e alimentazione, la dieta e i rimedi naturali più efficaci consigliati dalla nutrizionista.
La gotta è la complicanza più comune dell’iperuricemia, che consiste in un’elevata presenza di acido urico nel sangue. Si tratta di una patologia sempre più diffusa tra la popolazione, anche per via di abitudini alimentari sbagliate, sovrappeso e obesità.
Che rapporto c’è tra iperuricemia, gotta e alimentazione? Quali sono i cibi da evitare in caso di acidi urici alti? Esistono rimedi naturali per la gotta? Vediamolo nel dettaglio.
Cos’è l’iperuricemia
Per iperuricemia si intende un aumento del livello di acido urico nel sangue superiore a:
- 7 milligrammi per decilitro nell’uomo
- 6,5 milligrammi per decilitro nella donna.
L’acido urico è ciò che deriva dalla degradazione delle purine (adenina e guanina), basi azotate che costituiscono il DNA del nucleo delle cellule o che vengono anche introdotte con il cibo. Si tratta quindi di un normale prodotto di scarto del metabolismo che viene poi filtrato dai reni ed eliminato principalmente attraverso l’urina e – in minima parte – con le feci.
Uricemia alta, cause e conseguenze
L’iperuricemia può essere causata da un aumento della produzione di acido urico e/o da un’insufficiente smaltimento da parte dei reni.
Quando i livelli nel sangue restano per molto tempo sopra i valori normali, l’acido urico tende a precipitare sotto forma di cristalli.
Depositandosi nei diversi tessuti dell’organismo, i cristalli di acido urico possono causare:
- Gotta: è la complicanza più comune dell’iperuricemia, si verifica quando i cristalli si depositano nelle articolazioni, producendo un’infiammazione molto dolorosa.
- Calcoli e danni renali (nefropatia cronica da acido urico), quando i cristalli si depositano nel rene.
- Morbidità e mortalità cardiovascolare: in letteratura esistono sempre maggiori evidenze che associano questi problemi a elevati livelli di uricemia, sia nella popolazione generale che in soggetti a rischio (pazienti ipertesi, diabetici, dislipidemici, cardiopatici e nefropatici). Al momento la discussione è ancora aperta e non è chiaro se l’acido urico elevato sia effettivamente un fattore di rischio o un marcatore della patologia cardiovascolare.
Cos’è la gotta
La gotta è una malattia reumatica del metabolismo strettamente legata all’iperuricemia. Si verifica quando i cristalli di acido urico vanno a depositarsi nelle articolazioni, infiammandole e generando forti dolori.
La gotta colpisce circa l’1-2% della popolazione occidentale e interessa soprattutto il sesso maschile. Negli ultimi anni sono però aumentati i casi di gotta tra le donne, specie dopo la menopausa, tra i giovani che usano diuretici per dimagrire e tra gli anziani in trattamento cronico con acido acetilsalicilico a basse dosi e diuretici.
Altri fattori di rischio della gotta sono:
- obesità
- ipertensione arteriosa
- insufficienza renale
- familiarità
Sintomi della gotta
La gotta è caratterizzata da attacchi dolorosi alle piccole articolazioni, soprattutto l’alluce, ma anche alle altre articolazioni dei piedi, le mani, le caviglie, i polsi e le ginocchia. Il dolore, intenso e lancinante, compare spesso verso le prime ore del mattino. Oltre al forte dolore, nell’attacco acuto possono riscontrarsi arrossamento e tumefazione della zona interessata, brividi e, più raramente, febbre.
Gotta e alimentazione
Oltre alla terapia farmacologica, fondamentale contro l’infiammazione e il dolore e per abbassare i livelli di acido urico, uno stile di vita sano e un’alimentazione bilanciata possono aiutare a prevenire o ridurre gli attacchi di gotta. Vediamo quali sono i cibi consigliati per la gotta e quelli da evitare.
Gotta e acido urico alto: i cibi da evitare
In caso di gotta e/o acido urico alto andrebbero evitati:
- alimenti ad alta e media concentrazione di purine, come pesce azzurro (esempio sarde, acciughe, aringhe), frattaglie (fegato, animelle, rognone, cervello), carni (estratti e sughi inclusi), pollame, crostacei, salumi, legumi, asparagi, spinaci, frutta secca a guscio, funghi e cavolfiori.
- Bevande alcoliche: anche in piccole dosi, l’alcol rallenta l’eliminazione dell’acido urico: è quindi meglio rinunciare a birra, vino e superalcolici.
- Fruttosio
Gotta, cosa mangiare
In caso di acido urico alto o gotta la dieta da seguire dovrebbe:
- Garantire almeno 2 -3 porzioni di pesce ricco di omega 3 alla settimana.
Vanno ovviamente evitate le specie ad alto contenuto di purine come sarde, acciughe, aringhe. - Preferire i cereali integrali e/o in chicco a quelli raffinati.
- Contenere almeno 5 porzioni di verdura fresca e frutta al giorno.
Meglio limitare la frutta zuccherina (cachi, banane, uva e fichi) e quella essiccata, perché contengono molto fruttosio, che aumenta la ritenzione di acido urico. Sono invece consigliate le ciliegie, particolarmente efficaci per ridurre l’iperuricemia. - Prevedere il consumo di almeno 1,5 – 2 litri di acqua al giorno, specialmente fuori dai pasti per diluire l’acido urico e ridurre il rischio di depositi di cristalli nei reni.
Gotta, dieta e attività fisica
Contro la gotta è inoltre importante mantenere o ridurre gradualmente il peso corporeo, per rimanere o rientrare nei parametri di normalità. Bisogna però evitare le diete drastiche e “fai da te”, rivolgersi a un nutrizionista per impostare un’alimentazione equilibrata, di tipo mediterraneo, efficace per ridurre il peso corporeo e correggere eventuali alterazioni del metabolismo (come iperglicemia e dislipidemie).
Anche il movimento aiuta, bastano 30 minuti di attività fisica aerobica moderata ogni giorno per cominciare a vedere i risultati.
Rimedi naturali per la gotta: fitoterapia
Ecco alcune piante che possono utili nel trattamento della gotta:
- Corteccia di salice bianco
- Radice di zenzero
- Equiseto
- Linfa di Betulla (Betulla verrucosa linfa)
- Gemmoderivato di frassino (Fraxinus excelsior giovani getti)
Quale acqua bere in caso di iperuricemia e gotta?
In questi casi è indispensabile garantire all’organismo almeno 1.5-2 litri di acqua al giorno, che aiuta a eliminare l’acido urico in eccesso e a prevenire i rischi legati al suo accumulo. Nella scelta è preferibile orientarsi verso acque minerali con un significativo effetto diuretico, come le minimamente mineralizzate e le oligominerali a basso tenore di sodio e nitrati.
A titolo indicativo, possiamo suggerire acqua Sant’Anna, acqua Levissima, acqua Fiuggi.
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Tra le acque indicare per ridurre i valori dell’acido urico nel sangue troviamo inoltre le oligominerali leggermente alcaline (dunque con un pH compreso tra 6.6 e 7.5), come ad esempio acqua Fabia, acqua Lilia Giovane, acqua San Benedetto e la stessa acqua Fiuggi.
Per avere una panoramica completa delle acque minerali in commercio consigliate in caso di gotta o acido urico alto, da filtrare anche in base alla provenienza geografica, rimandiamo al nostro archivio delle acque minerali italiane.