Bere molta acqua è sempre stata una delle raccomandazioni dei nutrizionisti per raggiungere e mantenere un peso equilibrato. Il dimagrimento si potrebbe spiegare anche con il fatto che l’acqua «riempie la pancia», portando a un senso di sazietà.
La termogenesi
Un altro elemento è stato però recentemente portato alla ribalta da interessanti ricerche cliniche. Si tratta della termogenesi, cioè della produzione di calore nell’organismo.
Uno studio tedesco ha infatti valutato l’effetto dell’acqua sul tasso metabolico, cioè la velocità alla quale le calorie sono «bruciate» per produrre energia.
I ricercatori hanno riscontrato come bere due bicchieri d’acqua (500 ml al giorno) a temperatura ambiente (22 gradi) aumenti del 30% il tasso metabolico, sia degli uomini che delle donne.
L’aumento comincia 10 minuti dopo aver bevuto e raggiunge il suo apice a distanza di 30-40 minuti. E’ stato osservato che per buona parte questo effetto si deve al fatto che l’acqua viene portata da 22 a 37 gradi.
Nel 2007, lo stesso centro di ricerca ha poi eseguito un nuovo studio di controllo sulla termogenesi, che ha confermato questi risultati.
Acqua, sovrappeso e obesità

Nel 2011, un’équipe israeliana ha riscontrato un effetto simile nei bambini maschi (tra gli 8 e gli 11 anni) in sovrappeso. E’ stato infatti osservato un aumento medio del 25% del tasso metabolico dopo che i ragazzi avevano bevuto acqua “fredda” ( 4 ° C ). L’effetto cominciava entro 24 minuti dall’ingestione e durava in media 40 minuti.
Anche nelle donne obese la termogenesi sembra essere maggiore che in quelle normopeso. Uno studio polacco del 2012 ha infatti riscontrato un aumento del tasso metabolico del 20% nelle prime, contro un aumento del 12% nelle seconde.
In tutti gli studi citati, l’acqua ingerita a stomaco vuoto ha avuto un effetto di breve durata sul metabolismo (30 – 60 minuti).
Per questo si suggerisce di bere 500 ml quattro volte al giorno per un totale di due litri (circa otto bicchieri). In questo modo si potrebbe quadruplicare il dispendio energetico.