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Mi hanno diagnosticato un principio di osteoporosi a vertebre e polsi.
Oltre ai farmaci, il medico mi ha dato una dieta ricca di calcio.
Dato che sono intollerante al lattosio, mi hanno consigliato di bere un’acqua minerale ricca di calcio.
Mi potete indicare un’acqua adatta per l’osteoporosi?
Grazie,
Laura.
Buonasera Laura,
in presenza di un’intolleranza a latte e derivati scegliere un’acqua ricca di calcio può sicuramente aiutare. Scopriamo il rapporto tra osteoporosi, acqua e apparato scheletrico, offrendo qualche precisazione sulla patologia e sugli accorgimenti utili per prevenirla.
Quale acqua bere per l’osteoporosi?
Il latte e i suoi derivati, come yogurt e formaggi, sono in assoluto gli alimenti più indicati per fare il pieno di calcio. In caso di intolleranze o allergie, scegliere un’acqua minerale ricca di calcio e di magnesio può senz’altro aiutare a contrastare l’osteoporosi. Se il calcio è fondamentale per la solidità delle ossa, il magnesio favorisce infatti il recupero e la rigenerazione di diversi tessuti, inclusi ossa e cartilagini. Trovandosi in forma ionica, il calcio e il magnesio contenuti nell’acqua minerale sono altamente biodisponibili, hanno quindi la capacità di essere assorbiti e utilizzati dall’organismo.
In caso di osteoporosi suggeriamo di bere acque mediominerali bicarbonato-calciche e iposodiche, quindi con contenuto di sodio inferiore a 20 milligrammi per litro.
Acqua e osteoporosi: le marche in commercio
Nel database delle acque minerali italiane è possibile trovare in pochi click tutte le acque amiche della salute delle ossa, filtrandole anche in base alla provenienza geografica. Per sapere quale acqua bere per l’osteoporosi basta selezionare “medio-minerale” nel menu del residuo fisso e spuntare le caselle “bicarbonata”, “calcica” e “iposodica”.
Tra le marche di acque mediominerali bicarbonato-calciche e povere di sodio consigliate per l’osteoporosi indichiamo, a puro scopo esemplificativo, acqua Sangemini e acqua Lete.
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Osteoporosi: cause e sintomi
L’osteoporosi è una malattia del sistema scheletrico che intacca la densità dell’osso, rendendolo più fragile e più esposto a fratture. Le fratture più pericolose, specie tra le persone anziane, sono quelle del femore. L’indebolimento delle ossa è dovuto principalmente alla perdita di calcio che, soprattutto nelle donne, si manifesta anche come conseguenza dei cambiamenti ormonali che iniziano durante la menopausa.
I sintomi dell’osteoporosi sono spesso difficili da individuare. Proprio per questo è importante affidarsi a controlli diagnostici precoci e adottare adeguate misure di prevenzione, fin dalla giovane età. Il valore massimo della massa ossea, detto anche “picco osseo”, viene raggiunto infatti intorno ai 25-30 anni. Si tratta di un parametro essenziale per valutare i rischi futuri, poiché maggiore è il picco osseo raggiunto in quel periodo e minori saranno i rischi di osteoporosi.
Come prevenire l’osteoporosi
La massa ossea è influenzata da fattori genetici, ma anche dalle abitudini e dallo stile di vita individuale. Vediamo i principali accorgimenti che possiamo adottare per prevenire i sintomi dell’osteoporosi:
- attività fisica: un movimento costante, anche di moderata intensità, contrasta la perdita di calcio e mantiene il tono muscolare.
- esposizione al sole: osservando le dovute precauzioni per la pelle, i raggi ultravioletti del sole stimolano la produzione di vitamina D, indispensabile per fissare il calcio nelle ossa.
- alimentazione: una dieta ricca di calcio è indispensabile per mantenere le ossa sane e forti. Il fabbisogno giornaliero di calcio varia in base all’età, ed è consultabile nella tabella riportata nel nostro approfondimento su donna e acqua.
- evitare il fumo e troppe bevande alcoliche.