Secondo uno studio americano le bibite zuccherate aumentano l’insorgenza dell’asma nei bambini.
I bambini che consumano abitualmente bevande zuccherate hanno più probabilità di soffrire d’asma. Una ricerca pubblicata sugli Annals of the American Thoracic Society ci dà un nuovo motivo per tenere i più piccoli alla larga dalle bibite dolci. L’analisi delle abitudini alimentari di 1068 coppie madre-figlio ha inoltre messo in guardia sul fruttosio. Nonostante sia spesso considerato più sano del glucosio, anche il fruttosio aumenta il rischio di malattie respiratorie nei bambini.
L’associazione tra drink dolcificati e asma era già emersa in passato, ma solo in forma indiretta. Si sosteneva infatti che lo zucchero portasse all’obesità, responsabile a sua volta dell’asma. La nuova indagine stabilisce invece un legame diretto, confermando che bere acqua è il modo più sicuro e salutare per idratarsi e dissetarsi.
Bevande zuccherate e asma
La ricerca ha indagato le abitudini alimentari delle donne dopo il primo e il secondo trimestre di gravidanza. Alle future mamme è stato chiesto di compilare un questionario, indicando tutti gli alimenti consumati ogni giorno, comprese le bevande zuccherate e i succhi di frutta. Tre anni dopo il parto è stato proposto un nuovo questionario, stavolta sulla dieta dei bambini.
Incrociando i dati raccolti con quelli sulla diffusione delle malattie respiratorie tra i 6 e i 9 anni, è stato rilevato che:
- bere molte bibite zuccherate nei primi anni di vita aumenta del 64% le probabilità di soffrire di asma nel corso dell’infanzia.
- anche i comportamenti delle mamme durante la gravidanza rappresentano un fattore di rischio.
Il legame tra zuccheri e patologie respiratorie è ancora in fase di studio. In base ad alcune indagini recenti gli zuccheri e il fruttosio presenti nelle bibite potrebbero causare infiammazioni polmonari, compromettendo la salute dei bambini.
Bevande zuccherate in gravidanza
Secondo i ricercatori, i figli delle donne che consumano grandi quantità di bevande zuccherate in gravidanza hanno più possibilità di sviluppare l’asma in età scolare. L’idratazione durante la gestazione richiede alcune attenzioni speciali. In questa fase della vita il fabbisogno idrico aumenta infatti di circa 300 millilitri al giorno, arrivando a 700 durante l’allattamento.
L’acqua è la bevanda ideale per soddisfare le esigenze nutrizionali della mamma e del feto, e va scelta preferibilmente tra le oligominerali iposodiche, per non affaticare i reni e contrastare la ritenzione idrica.
Obesità, diabete e altri rischi
È stato dimostrato da tempo che l’abuso di bevande zuccherate può favorire diverse malattie, prime tra tutte l’obesità e il diabete. Un team di studiosi della Emory University si è però spinto più in là. Secondo i dati presentati a un recente convegno dell’American Heart Association, dopo i 45 anni bere troppe bibite zuccherate può aumentare le possibilità di morte per patologie cardiache.
Lo stesso collegamento non è stato rintracciato per gli alimenti dolci, ma solo per le bevande. La differenza, spiegano gli autori, dipende dal fatto che l’organismo elabora i cibi solidi diversamente, spesso in associazione ad altri nutrienti, come proteine e grassi.
Quello su cui tutti gli esperti concordano è la necessità di evitare le bibite zuccherate in ogni fase della vita, sostituendole con acqua minerale o alternative più gustose, come le acque aromatizzate.