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Caviglie gonfie, fastidi agli arti inferiori e inestetismi cutanei sono i principali sintomi della ritenzione idrica in gravidanza. Scopriamo le cause del problema e i rimedi più efficaci per contrastarlo.
La ritenzione idrica in gravidanza è un fenomeno molto diffuso. Si manifesta di solito con gonfiori alle gambe, ai piedi e alle mani, e più raramente interessa anche il viso. I fastidi aumentano nelle ore serali e negli ultimi tre mesi di gestazione, e sono condizionati da diversi fattori, come la temperature esterna e le abitudini individuali.
La tendenza del corpo a trattenere liquidi è molto comune tra le donne, ma peggiora nel corso della gravidanza. Le cause vanno ricercate in primo luogo nei cambiamenti ormonali, che influiscono sul corretto scambio dei fluidi tra i tessuti. Durante la gestazione si modificano inoltre le funzionalità del sistema linfatico e di quello circolatorio, generando i ristagni all’origine dei rigonfiamenti.
Di norma, la ritenzione idrica sparisce da sola dopo il parto. In presenza di sintomi lievi non rappresenta quindi una patologia seria. Alcuni semplici accorgimenti possono tuttavia minimizzarne i fastidi, migliorando la qualità della vita e riducendo lo stress delle future mamme.
L’importanza di bere acqua
Idratarsi correttamente è fondamentale, specialmente quando si aspetta un bambino: bere acqua serve infatti ad aumentare la diuresi e a liberare i tessuti. I medici suggeriscono di cbere almeno 1,5 litri di acqua al giorno , suddivisi in tutta la giornata, evitando di bere troppo in un’unica soluzione.
L’acqua deve essere a temperatura ambiente e va integrata con una dieta ricca di alimenti idratanti. Bisogna bere tanto e spesso, non soltanto quando si avverte la sete. Anche la scelta dell’acqua è importante. L’acqua migliore da bere in gravidanza è un’acqua oligominerale, per non affaticare i reni, con un pH leggermente acido e ricca di calcio.
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Dieta per la ritenzione idrica in gravidanza
Il sale è uno dei principali alleati della ritenzione idrica. Il motivo? È composto al 40% da sodio, un minerale prezioso ma da assumere nelle giuste dosi, poiché trattiene l’acqua nel nostro organismo. Ridurre l’uso del sale è importante, ma non basta a combattere la ritenzione idrica in gravidanza.
Per un’alimentazione sana e bilanciata occorre limitare tutte le pietanze che lo contengono in grandi quantità, come formaggi e insaccati, ma anche cibi grassi o troppo elaborati. Largo dunque a frutta e verdura di stagione, da accompagnare a pesce, carni bianche e cereali integrali.
Il movimento aiuta
Una leggera attività fisica è un ottimo rimedio per combattere la ritenzione idrica in gravidanza. Non servono grandi sforzi, è sufficiente una semplice camminata. Se le condizioni fisiche lo consentono, e il medico è d’accordo, nuoto e acquagym sono ottime scelte. Questo perché il massaggio dell’acqua stimola la circolazione periferica e sottocutanea, oltre a drenare i liquidi e a sgonfiare.
Scegli abiti comodi!
La lotta alla ritenzione idrica in gravidanza passa anche dal guardaroba. Meglio evitare abiti stretti e fascianti, che potrebbero compromettere la corretta circolazione del sangue. Occhio anche alle scarpe: è bene optare per calzature comode e rinunciare ai tacchi per qualche mese. Oltre a favorire il ristagno dei liquidi, le scarpe alte rischiano infatti di sovraccaricare la colonna vertebrale e di provocare dolori lombari.