Bere acqua in gravidanza è fondamentale. Il corpo di una donna è in continuo cambiamento e il mantenimento di un adeguato equilibrio idrosalino è essenziale per una buona omeostasi psicofisica.
Soprattutto in alcuni momenti della vita (pubertà, gravidanza, allattamento, menopausa) è richiesta alle donne particolare attenzione all’alimentazione e all’idratazione.
Acqua in gravidanza e allattamento
Bere acqua in gravidanza è un imperativo categorico! Occorre bere per:
- soddisfare il fabbisogno del feto
- formare il liquido amniotico
- sostenere l’aumentato flusso di sangue
- costruire i tessuti del piccolo (ricordiamo che il feto è composto fino al 90% di acqua)
Il fabbisogno idrico in questa fase aumenta di circa 300 mL al giorno, per arrivare a 700 mL/giorno durante l’allattamento.

Quale acqua bere in gravidanza?
Ecco alcuni parametri che una mamma attenta dovrebbe valutare per scegliere l’acqua giusta per sé ed il proprio bambino:
- un’acqua oligominerale, per non affaticare i reni
- pH tra 5.7 e 6.7, leggermente acido, per favorire i processi digestivi
- ione bicarbonato oltre 100 mg/L, per tamponare l’acidità gastrica, nota fonte di disagio per molte gestanti
- ione calcio superiore a 100 mg/L. Il nascituro si comporta infatti come un piccolo ladro “rubando” le riserve di calcio contenute nello scheletro materno
- anche durante l’allattamento un arricchimento in calcio sarebbe da consigliare
- nitrati max 10 mg/L
- sodio max 20 mg/L, data la maggior tendenza alla ritenzione idrica presente in gravidanza
Discussa è l’utilità di inserire nella dieta acque a composizione ferruginosa, data l’alta prevalenza di donne in età fertile con carenza di ferro. Per la nausea del primo trimestre, si può provare un’acqua effervescente naturale.
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