Quando bisogna bere ogni giorno? E come scegliere l’acqua perfetta per noi? Lo abbiamo chiesto ad Alessandro Zanasi, specialista in Idrologia Medica.
Tra le tante domande su acqua e idratazione che i lettori inviano alla sezione “L’esperto risponde”, ci sono alcune che tornano con regolarità. Abbiamo raccolto i dubbi più comuni sull’argomento e li abbiamo girati al Prof. Alessandro Zanasi, Pneumologo e specialista in Idrologia Medica. Il risultato è questa intervista, che speriamo vi sia utile per fare chiarezza sul ruolo dell’acqua per la nostra salute e sull’importanza di scegliere quella più adatta ai bisogni individuali.
Quanta acqua bisogna bere ogni giorno?
Il fabbisogno d’acqua dipende da tanti elementi, che includono età, salute e stile di vita, ma anche fattori esterni come il clima. In generale può essere sufficiente bere un litro o un litro e mezzo d’acqua al giorno, da aumentare quando si svolgono attività sportive o professionali particolarmente faticose, o se fa molto caldo. A questa quota vanno infatti aggiunti i liquidi che assumiamo attraverso i cibi, oltre alla minima quantità d’acqua prodotta autonomamente dal nostro organismo, detta anche acqua metabolica.
È meglio bere l’acqua del rubinetto o quella in bottiglia?
Non esiste una risposta secca a questa domanda, bisogna considerare i gusti e le esigenze individuali. L’acqua del rubinetto in Italia è diversa da una zona all’altra, ma è mediamente di buona qualità. La normativa vigente impone infatti alle aziende acquedottistiche di erogare acqua sicura dal punto di visto igienico-sanitario. Il fatto che l’acqua di acquedotto si possa bere non vuol dire però che abbia anche un buon sapore. L’aggiunta di cloro, spesso necessaria per assicurare la potabilità delle acque, può infatti modificarne sia il gusto che l’odore, rendendole meno gradevoli delle acque minerali in bottiglia.
Cosa hanno in comune le acque minerali?
Le acque minerali sono una diversa dall’altra. Nel loro lunghissimo viaggio sotterraneo attraverso strati di rocce e sedimenti si depurano e acquisiscono minerali, diventando uniche. Ciò che hanno in comune è il fatto di essere imbottigliate così come sono, senza subire trattamenti di depurazione e disinfezione. Le acque minerali naturali arrivano infatti già pure alla fonte, pronte per essere consumate; le uniche modifiche ammesse dalla legge riguardano l’aggiunta di anidride carbonica.
Esiste un’acqua migliore delle altre?
No, non esiste, ma esistono acque più adatte alle esigenze di ognuno. Il mercato italiano offre moltissime alternative, non a caso il nostro paese è il maggiore produttore mondiale di acque minerali.
Cos’è il residuo fisso?
Il residuo fisso è un valore che indica il contenuto totale di sali minerali disciolti in un litro di acqua dopo sua evaporazione a secco a 180°. Si tratta del parametro classificativo più noto legato alle acque, ma da solo non basta a definire la qualità del prodotto. Un’acqua minerale non può infatti essere considerata migliore o peggiore delle altre soltanto in base alla quantità di sali minerali che contiene. A partire dal residuo fisso le acque minerali sono raggruppate in quattro diverse categorie:
- Acque minimamente mineralizzate: < 50 mg/L
- Acque oligominerali: 51 – 500 mg/L
- Acque mediominerali:501 mg/L – 1500 mg/L
- Acque ricche in sali minerali: > 1501 mg/L
A questa classificazione, di tipo quantitativo, si affianca anche una suddivisione qualitativa, che tiene conto del tipo di sali che sono disciolti nelle acque minerali.
Ci può dire qualcosa in più su questa classificazione qualitativa?
La quantità e la qualità dei sali presenti nelle acque da bere sono alla base dei loro benefici sull’organismo. La normativa italiana riconosce infatti alle acque minerali effetti favorevoli sulla salute, che in alcuni casi sono anche riportati in etichetta.
Conoscere le diverse tipologie di acqua in commercio significa scegliere con consapevolezza, selezionando quella che risponde meglio alle nostre esigenze. Giusto per fare qualche esempio: le acque ricche di solfati e di magnesio possono aiutare in caso di stipsi, quelle ricche di bicarbonati favoriscono la digestione e quelle calciche aiutano in caso di osteoporosi.
Le acque minerali non sono tutte uguali
Scopri con l’Acqua Test quella perfetta per te!