Bere acqua distillata fa bene? Mi è capitato di leggere in rete aiuta a disintossicare l’organismo, è vero?
Marta
Salve Marta, non sei la prima che ci chiede se si può bere acqua distillata, che viene spesso scambiata per acqua demineralizzata, c’è anzi molta confusione sull’argomento.
Prima di vedere cosa caratterizza e distingue questi prodotti è importante chiarire una cosa che hanno in comune: non sono acque da bere. Scopriamo perché.
Acqua distillata e demineralizzata
Alle differenze tra acqua demineralizzata e distillata abbiamo dedicato un articolo sul nostro blog, del quale riportiamo i punti principali:
- L’acqua demineralizzata (o deionizzata) è quella comunemente usata per proteggere i ferri da stiro dal calcare. È un’acqua che tramite reazioni chimiche è privata di gran parte dei suoi sali minerali. È venduta in grosse bottiglie o taniche ed è molto economica (anche 2 euro per 5 litri di prodotto).
- L’acqua distillata è un’acqua che, oltre a non contenere sali, è privata anche di impurità e batteri. È distillata utilizzando il calore e utilizzata in campo medico e in laboratorio. Si acquista in farmacia o in parafarmacia in piccoli flaconi, ben più costosi dell’acqua demineralizzata (intorno ai 10 euro per 250 ml).
Bere acqua distillata: si può?
Bere acqua distillata o demineralizzata non è affatto una buona idea. C’è chi suggerisce di farlo a scopo depurativo, per dimagrire o per aumentare la diuresi, ma si tratta di una pratica rischiosa. Non bisogna infatti dimenticare che, attraverso l’acqua, assumiamo nutrienti indispensabili per la nostra salute. Essendo quasi del tutto priva di sali minerali, l’acqua distillata è più simile all’acqua piovana che all’acqua potabile (quella del rubinetto o l’acqua minerale in bottiglia).
Bere acqua distillata accidentalmente non ha conseguenze immediate né particolari effetti, ma è la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità a mettere in guardia sul consumo continuativo di acque prive di minerali. Stimolando un’eccessiva produzione di urina, queste acque possono infatti generare uno squilibrio elettrolitico. La carenza di nutrienti essenziali come calcio, sodio e magnesio, può inoltre aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, osteoporosi e numerosi altri disturbi.