Si può bere acqua piovana?
Una volta filtrata, l’acqua piovana è potabile?
Sergio
Salve Sergio, l’acqua piovana è una risorsa preziosa per tagliare gli sprechi idrici, ma per varie ragioni non è adatta al consumo umano, anche se viene filtrata. Vediamo perché.
Cos’è l’acqua piovana
La pioggia si forma dalla condensazione dell’acqua evaporata da mari, fiumi e laghi. In linea teorica dovrebbe essere un’acqua pura e dal pH neutro (attorno a 7), ma nei fatti la composizione è diversa. La responsabilità è soprattutto del pulviscolo atmosferico, uno dei principali responsabili dell’inquinamento, che assieme all’anidride carbonica abbassa il pH, aumentando l’acidità dell’acqua. In zone molto inquinate il pH dell’acqua piovana può arrivare anche sotto al 5, generando piogge acide, ricche di acido solforico, oltre che di nitrati, nitriti e cloruri.
Perché non si può bere acqua piovana?
L’acqua piovana non si può bere per almeno tre motivi :
- E’ inquinata:
come abbiamo visto, venendo a contatto con l’atmosfera l’acqua piovana può inglobare sostanze dannose per l’organismo. - Non si presta alla conservazione:
a differenza dell’acqua potabile del rubinetto, regolarmente sottoposta a disinfezione, l’acqua piovana non è protetta da eventuali inquinanti biologici (come batteri, funghi, lieviti…) e non può quindi essere immagazzinata per usi alimentari. - Non contiene sali minerali:
un uso prolungato o esclusivo causerebbe un deficit nell’organismo, che per mantenersi in salute ha bisogno di sodio, potassio, magnesio e altri sali minerali che sono disciolti nelle acque potabili.
L’acqua piovana è potabile una volta filtrata?
Anche se filtrata, l’acqua piovana non è potabile, proprio come l’acqua distillata o demineralizzata. La depurazione può infatti metterla in sicurezza da agenti inquinanti e sostanze dannose, ma non risolve l’assenza di sali minerali.
In alcuni mercati esteri, dove il settore delle acque in bottiglia è meno regolamentato, vengono commercializzate acque ottenute dalla purificazione della pioggia, spesso provenienti da zone esotiche. La nostra normativa fortunatamente è più severa e impone indicazioni precise sulla composizione delle acque e sul loro apporto di sali minerali, così da garantirci l’acquisto di un prodotto sano e sicuro sotto ogni punto di vista.
L’acqua piovana non è quindi adatta al consumo umano perché, come sottolinea anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, bere regolarmente acque prive di minerali può generare squilibri elettrolitici e aumentare il rischio di disturbi cardiovascolari, osteoporosi e altre patologie.
Grazie ai moderni impianti di raccolta, l’acqua piovana filtrata è invece una risorsa preziosa per l’igiene e la pulizia della casa. Essendo priva di calcare è infatti perfetta per alimentare elettrodomestici (lavatrici, lavastoviglie, ferri da stiro…) e cassette del wc, ma anche per innaffiare le piante.