Ho una steatosi epatica dal 2013.
Da allora, su prescrizione medica, mi sottopongo a controlli periodici ecografici ma la situazione rimane invariata.
La mia dieta alimentare non è grassa, non mangio fritti, né salumi né formaggi. Abbonda invece di carni bianche e parzialmente rosse alla piastra, e di pesce e verdure. Quale acqua minerale potrebbe aiutarmi a migliorare la situazione?
Grazie,
Marilena
Detta anche “fegato grasso”, la steatosi epatica è un disturbo piuttosto diffuso, spesso asintomatico e curabile, ma da non sottovalutare. Se non viene adeguatamente trattato può infatti generare infiammazioni e patologie anche serie, come la cirrosi, compromettendo la funzionalità del fegato. È importante innanzitutto adottare uno stile di vita sano, controllando la dieta, il peso e facendo regolare attività fisica, ma anche la scelta dell’acqua da bere può essere d’aiuto. Vediamo come scegliere la tipologia più indicata contro la steatosi.
Steatosi epatica: quale acqua bere
Gli esperti consigliano di bere almeno 1.5/2 litri di acqua al giorno, preziosa per depurare il fegato ed eliminare le tossine. Tra le acque idonee contro le problematiche epatiche troviamo quelle bicarbonato-solfato-magnesiache, sia per l’effetto protettivo svolto dallo zolfo che per la loro azione coleretica e colagoga.
Per conoscere tutte le marche con queste caratteristiche si può consultare il database delle acque minerali. Tra queste indichiamo, a scopo puramente esemplificativo: acqua San Pellegrino, acqua Santa di Chianciano, acqua San Martino e acqua San Paolo.
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