In assenza di problemi di salute, quanto tempo si può resistere senza bere?
– Flavio
Prima di vedere quanto tempo si può stare senza bere è importante ricordare che l’acqua è un elemento chiave per la nostra vita. L’acqua è infatti:
- il primo alimento con cui entriamo in contatto dopo il concepimento;
- il solo che consumiamo quotidianamente e in grosse quantità (circa un litro);
- l’unico davvero indispensabile per la nostra vita.
Proprio per questo la sopravvivenza senza bere acqua è limitata a pochi giorni.
Quanto tempo si può stare senza bere?
Non esiste una risposta valida per tutti. La sopravvivenza senza bere acqua dipende infatti da diversi fattori, sia individuali (età, stato di salute, caratteristiche fisiche…) che ambientali (come temperatura e tasso di umidità). Bambini e anziani, ad esempio, in proporzione hanno bisogno di più acqua rispetto a un adulto. Lo stesso vale per le donne in gravidanza o per le persone con problemi di salute che, disidratandosi più velocemente, resistono per meno tempo senza bere. A parità di condizioni fisiche, quando è caldo si resiste meno tempo senza bere acqua, perché il nostro organismo disperde più liquidi attraverso il sudore.
Quello che è certo è che, mentre possiamo vivere alcune settimane senza mangiare cibi solidi (circa un mese), bastano pochi giorni senza liquidi (di norma 5 o 6) per compromettere la funzionalità di diversi organi e la sopravvivenza stessa.
I rischi della disidratazione
La disidratazione consiste nella perdita di acqua e sali ed è sempre pericolosa, anche quando è modesta. Il corpo si disidrata se la quantità di liquidi espulsi supera quelli assunti. Quando siamo correttamente idratati l’urina si presenta color giallo chiaro, mentre in caso di disidratazione l’urina, più concentrata, appare di color giallo scuro.
La forma più lieve di disidratazione si manifesta con il sintomo della sete, la bocca secca e le urine concentrate. La scarsità di liquidi innesca subito dei meccanismi per risparmiare l’acqua nell’organismo. Viene ad esempio bloccata la sudorazione, portando a un generale surriscaldamento del corpo con conseguenze su numerose funzioni vitali. Quando il deficit d’acqua raggiunge il 5% compaiono mal di testa e crampi muscolari.
Con l’aumentare della perdita dei liquidi, il quadro si aggrava: il polso diviene rapido e debole, non si produce più urina. Una perdita d’acqua del 10% è incompatibile con la vita, si può quindi entrare in coma e rischiare di morire.
Possibili conseguenze | Riduzione % di acqua |
Insorgenza del senso di sete | 0.5 |
Stanchezza cefalea calo concentrazione | 2 – 5 |
Crampi muscolari vertigini tachicardia | 5 |
Allucinazioni perdita coscienza astenia grave | 7 – 10 |
Coma e pericolo di vita | oltre 10 |