Gola secca, bruciore agli occhi, stanchezza…sono solo alcuni dei sintomi della disidratazione in volo. Scopri da cosa dipende e come combatterla.
Sapevi che in un volo di tre ore perdiamo fino a un litro e mezzo d’acqua? Bere acqua in aereo diventa quindi fondamentale. Chi viaggia molto sa che volare può essere estremamente stressante per il fisico, specie nelle lunghe tratte. Oltre al jetlag bisogna infatti vedersela con secchezza, gonfiori e numerosi altri fastidi, che in gran parte dipendono dalla disidratazione.
Le cause della disidratazione in aereo
La principale responsabile della disidratazione in volo è la qualità dell’aria. L’aria che arriva in cabina è infatti prelevata dalla parte finale del compressore dei motori. Viene poi raffreddata, filtrata e fatta ricircolare più volte all’interno del velivolo. Al termine di questi processi, indispensabili per renderla respirabile, l’aria finisce però per perdere gran parte del vapore acqueo. All’interno dell’aereo si hanno dunque livelli di umidità bassissimi, spesso inferiori al 25%, che portano sensazioni di secchezza alle mucose del naso, alla gola, alla pelle e agli occhi, soprattutto se si indossano lenti a contatto.
Bere acqua in aereo: quanta e quando
La soluzione più efficace per contrastare la disidratazione durante il volo è soltanto una: bere molto. Così facendo si compensano le perdite di liquidi, garantendo al fisico il corretto bilancio idrico. La quantità di acqua da consumare è proporzionale alla lunghezza del percorso: più la destinazione è lontana più bisogna bere. Gli esperti suggeriscono di bere acqua in aereo per tutta la durata del volo, almeno un bicchiere per ogni ora di viaggio. Durante i viaggi intercontinentali si rischia tuttavia di perdere la cognizione del tempo. In questo caso può risultare utile dotarsi di una routine, imponendosi di ingerire a cadenza oraria la quantità d’acqua prefissata.
Altri consigli per idratarsi durante il volo
È buona pratica scegliere solo acqua confezionata e ben sigillata. L’acqua minerale è infatti un alimento vivo, deperibile e facilmente alterabile; una conservazione non corretta potrebbe dunque comprometterne le proprietà. Andrebbe invece evitato il consumo di caffè, tè e drink alcolici, che favoriscono la perdita di liquidi aggravando la disidratazione. Come alternativa all’acqua, che è sempre la scelta ideale, è preferibile un succo di frutta.
Oltre all’idratazione dall’interno anche quella esterna può aiutare, soprattutto per le lunghe distanze. In questo caso suggeriamo di tenere in borsa almeno una crema nutriente e lacrime artificiali per gli occhi, preferendo sempre l’utilizzo degli occhiali alle lenti a contatto.
Le acque minerali non sono tutte uguali.
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