Cosa si può riciclare con la raccolta differenziata della plastica? E come vanno preparati i rifiuti? Scopriamo tutto quello che c’è da sapere per non commettere errori.
La raccolta differenziata della plastica permette di recuperare ogni anno circa 550 mila tonnellate di imballaggi in Italia, risparmiando oltre 9.700 GWh di energia. Si tratta di dati importanti perché i materiali plastici rappresentano circa il 40% del volume dei rifiuti prodotti e, a differenza di altre sostanze, non sono biodegradabili. Se la carta si decompone in tempi relativamente brevi, una bottiglia di plastica può resistere all’azione degli agenti atmosferici per centinaia di anni, con conseguenze devastanti sull’ecosistema. Ricordiamoci sempre che se una bottiglia di plastica finisce in mare, la colpa non è della bottiglia ma di chi ce la butta. Non solo, se viene bruciata al di fuori di impianti appositamente realizzati la plastica produce diossina e altre sostanze tossiche, mettendo a rischio la nostra salute.
La raccolta differenziata della plastica è la via più idonea per la salvaguardia dell’ambiente e della nostra salute, ma deve rispettare alcune regole. Partendo dalle indicazioni del Corepla – Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio e il Recupero degli imballaggi in Plastica, scopriamo tutti i consigli per evitare gli errori più comuni.
Raccolta differenziata della plastica: cosa si può riciclare
In linea generale si possono gettare nella raccolta differenziata soltanto gli imballaggi. Cosa si intende per imballaggi? Tutti i manufatti che sono stati creati per contenere e trasportare merci, e per i quali è stato versato dalle aziende il Contributo Ambientale CONAI (CAC). A partire dal 2012 anche i piatti e i bicchieri monouso possono essere inseriti nella raccolta. Tutto ciò che non rientra nelle categorie citate non può essere smaltito con la raccolta differenziata. I costi del sistema del riciclaggio della plastica sono infatti coperti soprattutto dal CAC, che viene pagato soltanto per gli imballaggi.
Ecco qualche esempio degli imballaggi che si possono riciclare con la raccolta differenziata della plastica: bottiglie di acqua minerale e bibite in PET, flaconi di detersivi (inclusi quelli con beccuccio o spruzzino), vaschette per alimenti, bicchieri e piatti in plastica monouso, barattoli dello yogurt, scatole dei cioccolatini, sacchetti delle patatine e delle merendine, imballaggi della pasta, film delle confezioni per bottiglie, shopper, blister trasparenti preformati, vaschette portauova, imballaggi e vaschette in polistirolo (per alimenti e non).
Raccolta differenziata della plastica: cosa NON si può riciclare
Basta dare uno sguardo ai cassonetti nelle nostre città per capire che i limiti del riciclaggio sono spesso ignorati. Ecco alcuni oggetti di uso comune che, non essendo imballaggi, non possono essere destinati alla raccolta differenziata della plastica: posate di plastica, utensili da cucina, giocattoli in plastica, palle e palloni, recipienti e bacinelle, cartelline, penne e pennarelli, righe e squadre, vasetti per la raccolta delle urine, siringhe, parti di elettrodomestici e strumenti informatici, pannolini, occhiali, sedie di plastica, cd musicali, vasi e sottovasi.
Raccolta differenziata della plastica: 5 regole per farla correttamente
Una volta selezionati gli imballaggi riciclabili, per eseguire correttamente la raccolta differenziata della plastica basta seguire 5 semplici regole:
- Svuotare contenitori e flaconi dal loro contenuto.
- Non è necessario lavare con cura gli imballaggi, ma è importante assicurarsi che non contengano residui. Il Corepla consiglia un trattamento simile a quello che si fa con i piatti prima di metterli in lavastoviglie, quindi una semplice passata d’acqua (utile anche a prevenire i cattivi odori).
- Rimuovere le etichette di carta, quelle di plastica possono invece rimanere.
- Schiacciare flaconi e bottiglie per ridurne il volume.
- Riavvitare i tappi di plastica alle bottiglie schiacciate. Questa operazione, oltre a ridurre l’ingombro dei rifiuti, permette di avviare al riciclo tutto il contenitore, incluso il tappo.
Chi cerca idee per ridurre la quantità di rifiuti può mettersi alla prova con progetti di riciclo creativo, regalando una seconda vita a contenitori e bottiglie di plastica. Navigando in rete è possibile trovare tanti spunti utili e originali per realizzare oggetti d’uso comune, opere d’arte e giochi per i bambini.