Indice dei contenuti
- 1 L’acqua gassata fa male?
- 2 L’acqua gassata fa ingrassare?
- 3 L’acqua gassata gonfia?
- 4 Acqua minerale naturale è sinonimo di acqua non gassata?
- 5 Esistono davvero le acque minerali effervescenti naturali?
- 6 Esiste una classificazione delle acque legata all’effervescenza?
- 7 L’acqua gassata offre qualche vantaggio rispetto a quella piatta?
- 8 L’acqua gassata disseta di più?
- 9 L’acqua gassata facilita la digestione?
- 10 Gli italiani preferiscono le bollicine o l’acqua liscia?
L’acqua gassata fa male? Ed è vero che fa ingrassare? Rispondiamo ai dubbi più diffusi sulle bollicine dell’acqua minerale.
L’acqua gassata, o frizzante, è un’acqua ricca di anidride carbonica (CO2), un gas che determina le sue caratteristiche “bollicine”. La presenza di anidride carbonica porta alla formazione di acido carbonico, che può cambiare il sapore dell’acqua rendendolo più acidulo.
Molto diffusa sulle nostre tavole, l’acqua frizzante genera spesso dubbi, perplessità e falsi miti. Abbiamo raccolto le domande più frequenti sulle bollicine dell’acqua minerale, cercando di rispondere in maniera sintetica ma puntuale.
L’acqua gassata fa male?
No. Né l’acqua naturalmente gassata né quella addizionata con gas mettono a rischio la nostra salute. Quando i livelli di gas sono molto elevati, possono tuttavia accentuare problemi gastrici e/o intestinali preesistenti. L’acqua frizzante è sconsigliata a chi soffre di meteorismo e di fermentazioni intestinali. Anche chi è soggetto a ipersecrezione gastrica farebbe meglio a evitare le bollicine. Tutti gli altri possono invece bere acqua effervescente senza problemi.
L’acqua gassata fa ingrassare?
L’acqua frizzante, così come quella piatta, non contiene calorie, non può quindi determinare un aumento di peso. Tuttavia, nelle diete ipocaloriche, viene spesso suggerito di bere acqua senza gas. La ragione va ricercata nel fatto che l’anidride carbonica potrebbe stimolare la secrezione e la motilità gastrica, aumentando l’appetito.
L’acqua gassata gonfia?
La presenza dell’anidride carbonica nell’acqua può generare gonfiori addominali, soprattutto nei soggetti che già soffrono di dilatazione gastrica e altri disturbi dell’apparato digerente.
Acqua minerale naturale è sinonimo di acqua non gassata?
No. L’aggettivo “naturale” riportato nelle etichette delle acque minerali sta a significare che l’acqua è stata imbottigliata senza subire trattamenti di potabilizzazione. Spesso si parla di acque “naturali” in contrapposizione a quelle gassate, ma si tratta di un errore. Le acque minerali, con bollicine o senza, sono naturali. La definizione corretta per un’acqua non gassata è “piatta”, o più comunemente anche “liscia”.
Esistono davvero le acque minerali effervescenti naturali?
Sì, se l’etichetta riporta questa informazione vuol dire che l’acqua contiene all’origine una concentrazione di CO2 superiore a 250 mg/L. L’anidride carbonica può essere aggiunta anche in fase di imbottigliamento, ma sempre utilizzando lo stesso gas naturale già presente nella sorgente o nella falda da cui l’acqua viene prelevata.
Esiste una classificazione delle acque legata all’effervescenza?
Sì, in base alla presenza e alla quantità di anidride carbonica possiamo parlare di acqua:
- Piatta: contiene una quantità di anidride carbonica inferiore a 250 mg per litro, che non viene quindi avvertita all’assaggio.
- Rinforzata con il gas della sorgente: la bottiglia contiene anidride carbonica proveniente dalla stessa falda da cui sgorga l’acqua, ma in quantità superiore rispetto all’acqua della sorgente.
- Addizionata con anidride carbonica: all’acqua in bottiglia è stata aggiunta CO2 diversa da quella della sorgente.
- Effervescente naturale: acqua che sgorga dalla sorgente con una quantità di anidride carbonica libera superiore a 250 mg/l e contiene la stessa concentrazione di gas anche una volta imbottigliata. L’anidride carbonica, per via della dispersione, può essere anche reintegrata, ma viene sempre prelevata dalla falda di provenienza dell’acqua minerale.
L’acqua gassata offre qualche vantaggio rispetto a quella piatta?
Un aspetto su cui incide l’anidride carbonica è la sicurezza dell’acqua. Formando l’acido carbonico, la CO2 svolge un’azione batteriostatica, contrastando la possibile replicazione di microrganismi se l’acqua minerale non viene conservata correttamente.
L’acqua gassata disseta di più?
L’acqua frizzante e quella piatta hanno lo stesso potere idratante, ma molti attribuiscono alle bollicine la capacità di dissetare di più. Il motivo va ricercato nella stimolazione dei ricettori di gusto, che avvertendo un sapore più acidulo regalano un’istantanea sensazione di freschezza al palato. Oltre a ciò, l’anidride carbonica ha un leggero “effetto anestetico” sul palato, che neutralizza la sensazione di sete. Si tratta tuttavia di un effetto solo temporaneo, che non influenza in alcun modo il fabbisogno idrico giornaliero: la quantità di acqua da consumare quotidianamente resta la stessa, sia che si beva acqua gassata che piatta.
L’acqua gassata facilita la digestione?
L’acqua frizzante, favorendo l’espulsione di aria, può alleviare il senso di pesantezza dopo i pasti. L’anidride carbonica non ha però nessuna proprietà digestiva. Per migliorare la funzionalità dell’apparato digerente le acque più indicate sono quelle bicarbonato-calciche che, bevute durante i pasti, stimolano lo svuotamento gastrico e limitano l’acidità, favorendo l’attività degli enzimi del pancreas.
Gli italiani preferiscono le bollicine o l’acqua liscia?
Circa il 62% degli italiani preferisce l’acqua liscia, il 38% sceglie acqua minerale gassata, caratterizzata da una effervescenza più o meno marcata.
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